Nella notte, Napoli si è trasformata in un’enorme festa a cielo aperto: centinaia di migliaia di persone hanno invaso le piazze e le strade per celebrare la conquista del quarto Scudetto. Dai Quartieri Spagnoli lungo via Toledo, passando per il Teatro San Carlo e la Galleria Umberto, fino a piazza Trieste e Trento, la città è esplosa di gioia tra cori, fuochi d’artificio e clacson impazziti. Nonostante alcuni episodi di danneggiamento e atti vandalici, la notte di festeggiamenti non ha registrato violenze.
Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, sono stati oltre 120 i feriti assistiti, molti dei quali curati direttamente nei presìdi medici d’emergenza allestiti in vari punti del centro storico. Alcuni sono stati trasportati in ospedale, ma nessuno in condizioni gravi.
Piazza Bovio è stata talmente gremita da rendere necessario l’intervento della polizia municipale per delimitare l’area. Anche piazza Trieste e Trento, adiacente a piazza del Plebiscito, è stata protagonista della notte tricolore: la storica Fontana del Carciofo, simbolo del tifo partenopeo, è stata nuovamente “presa d’assalto” nonostante le transenne installate dal Comune per proteggerla. I tifosi hanno scavalcato le barriere, salendo sul monumento per intonare cori, accendere fumogeni e sventolare le bandiere azzurre.
In un clima da Capodanno anticipato, tra brindisi e musica, ai festeggiamenti si sono uniti anche numerosi turisti. Accanto alle maglie del Napoli, hanno sfilato quelle dell’Argentina e del Boca Juniors, in omaggio all’eterno Maradona. Le forze dell’ordine, dispiegate in massa, hanno vigilato costantemente per garantire l’ordine pubblico, presidiando le principali arterie cittadine senza dover intervenire per sedare disordini.