Nasce il “turismo delle radici”, una guida per mettere in luce le specifiche vocazioni dei territori e le opportunità che gli stessi offrono. E’ questa la finalità del progetto “Nuovi radicamenti. Tra identità individuale e patrimonio culturale”, inserito tra quelli finanziati dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Un progetto di rete, che abbraccia alcuni territori compresi tra le provincie di Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza. Nello specifico, per la provincia di Catanzaro ci sono Badolato, Cardinale,; Isca, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio. Per quella di Vibo Valentia sono presenti Brognaturo, Mongiana, Monterosso Calabro, Fabrizia, Nardodipace, Polia, San Nicola da Crissa, Spadola, Simbario, Vallelonga, Zaccanopoli. Infine, per la provincia di Cosenza, Aieta, Morano, Paludi. Una idea di progetto partecipato che coinvolge direttamente le istituzioni ma anche gli attori del territorio, il tutto sotto la sapiente direzione scientifica di Giuseppe Sommario, esperto in tema delle radici e dello scrittore-antropologo Vito Teti
L’obiettivo, fanno sapere i promotori dell’iniziativa, è quello di «creare collegamenti con le comunità all’estero dei diciotto comuni interessati, che restano profondamente legate al luogo d’origine, del quale conservano quegli elementi identitari che costituiscono le radici comuni: cibo, feste religiose, lingua. Un progetto ma anche un’azione lungimirante che vuole favorire il riposizionamento competitivo delle destinazioni attrattive, attraverso la valorizzazione integrata di risorse di competenza territoriale. Mare, montagna e collina, elementi che delineano scenari che non sono semplicemente destinazioni “tipiche”, ma testimoni viventi delle storie e delle tradizioni che hanno plasmato le generazioni».
Il progetto, si è detto, inserito tra quelli finanziati dalla Farnesina, prevede come avvio il prossimo mese di giugno, con un festival itinerante incentrato sul tema: “Nuovi Radicamenti. Tra Identità Individuale e Patrimonio Comune”. Sarà questa l’occasione per presentare l’intero percorso con il quale si sviluppa un progetto che mette insieme diciotto eventi, tutti da svolgere nei territori aderenti all’iniziativa.
Una iniziativa che vuole favorire il dialogo e il confronto con le diverse specificità territoriali e forme artistiche. Tradizioni, luoghi, storia e identità diventano un tutt’uno, per offrire un nuovo sistema di turismo identitario capace di creare attrattività e incidere anche sullo sviluppo economico dei territorio. E’ la cultura che diventa espressione turistica fino a trasformarsi in un modello di sviluppo economico. Il tutto veicolando quel sapere antico che si trasforma in una opportunità anche per il futuro.