Il Vibonese sta pagando a caro prezzo i decenni di sfacelo che hanno ridotto a brandelli la sanità. E mentre continuano a susseguirsi criticità- soprattutto con riferimento alla carenza di risorse umane ed economiche-, non mancano le eccellenze.
Il reparto Neurologia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia (si, proprio del nosocomio vibonese) è stato scelto quale centro per l’indagine clinica Optimanage “Ottimizzazione del trattamento nei pazienti con malattia di Parkinson mediante l’utilizzo del Manage-Pd tool nella pratica clinica in Italia”, avviato dalla società AbbVie e valutato dal Comitato etico territoriale Lombardia 1.
Sperimentatore è il dottor Franco Galati, primario del reparto, che ha spiegato: «Si tratta di un progetto volto a comprendere e a soddisfare le esigenze dei pazienti affetti da Parkinson in stato avanzato, che non rispondono a determinate terapie, ma anche a riconoscere e dare risposte alle necessità dei loro cargiver». Il progetto sperimentale si realizza mediante un approfondito studio di osservazione e non comporta assunzione di farmaci. Nell’attuazione dell’iniziativa, Galati sarà coadiuvato dalla sua equipe, i cui medici e infermieri sono stati individuati quali co-sperimentatori.
Il progetto assume un rilievo sociale ragguardevole, se si considera che attorno al reparto Neurologia dello Jazzolino orbitano circa 40 malati di Parkinson che vengono seguiti allo Jazzolino . «Siamo orgogliosi per essere il centro di questo studio. Ciò è un’ulteriore riconoscimento per il nostro reparto, punto di riferimento per l’intera regione» ha affermato il primario.
Nel corso degli anni la Neurologia vibonese, in simbiosi con la Cardiologia-Utic, si è imposta nel contesto regionale con la pratica di alcune terapie specifiche (quali la terapia trombolitica). Il riconoscimento quale centro per il predetto studio sul morbo di Parkinson consolida tale ruolo di spicco, riaccendendo i riflettori su quel che di importante vi è ancora nella sanità vibonese e sulla necessità di lavorare per risanare le grosse carenze che adombrano le eccellenze dello Jazzolino.
Continua, poi, ad essere affermatissima l’Unità operativa Cardiologia-Utic, che nel 2013- sotto la direzione del primario Michele Comito, oggi in aspettativa- riconosciuta tra le prime 10 d’Italia per riduzione del rischio di mortalità a 30 giorni dal ricovero per infarto miocardico acuto, secondo l’indagine condotta da Agenas in collaborazione con il Ministero della Salute. Ad oggi la Cardiologia-Utic di Vibo, attualmente guidata dal dottor Alfredo De Nardo, nonostante le difficoltà prosegue sulla stessa scia.