martedì, 10 Settembre 2024

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Nocera Terinese: la strana lievitazione dei costi legali e il silenzio della minoranza

La gestione delle spese legali sotto l'amministrazione Russo solleva interrogativi sulle priorità del Comune. Tagli ai servizi essenziali per finanziare incarichi legali: un gioco pericoloso con le casse pubbliche

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La recente gestione del Comune di Nocera Terinese, guidato dal sindaco Saverio Russo, ha fatto emergere anomalie preoccupanti. Tra queste anomalie, una che che colpisce particolarmente è quella relativa alla lievitazione dei costi legali. Un fenomeno che per la sua gravità e, per la storia recente del comune, risulta paradossale e non può essere ignorato ma, soprattutto, perché l’amministrazione ha scelto di sacrificare capitoli di bilancio fondamentali per aumentare la dotazione destinata alle spese legali.
Una prima osservazione critica riguarda la decisione di revocare il contratto con un legale che già forniva servizi di assistenza tecnico-legale al Comune, contratto che, fino alla scadenza prevista del 31 marzo 2024, avrebbe consentito un risparmio significativo per l’ente, con una spesa fissa di poco meno di 28.000 euro annui, IVA e oneri previdenziali compresi. Questo contratto non solo garantiva il monitoraggio del contenzioso e la difesa legale del Comune, ma forniva anche un supporto tecnico per sopperire alla carenza di personale, una soluzione omogenea ed economica per la gestione delle cause pendenti.
Al contrario, l’amministrazione Russo ha scelto una strada più dispendiosa, nominando prima un nuovo legale con un incarico da 12.000 euro per il monitoraggio del contenzioso, e successivamente distribuendo ben 37 incarichi legali a diversi avvocati provenienti principalmente da Catanzaro e Lamezia Terme. Gli effetti di questa politica sono già evidenti: soltanto per i primi 29 incarichi su 37, sono stati impegnati 145.302,49 euro, una cifra destinata a crescere con l’attribuzione degli incarichi rimanenti e l’emergere di nuove cause.
Questa scelta ha avuto un impatto devastante sulle finanze comunali, tanto che l’amministrazione ha dovuto ricorrere a una variazione di bilancio portando lo stanziamento per le spese legali da 50.000 euro a 215.000 euro. Per coprire questo aumento, sono stati ridotti capitoli di bilancio essenziali, come il trasporto scolastico, la pulizia dei fossi, e sono state ipotizzate maggiori entrate da IMU, IRPEF e sanzioni stradali.


La vicenda degli incarichi legali o meglio la deriva, non è nuova in termine di malcostume politico e amministrativo presso il Comune di Nocera Terinese, già il commissario prefettizio Aldo Calandriello, aveva relazionato alla Prefettura e alla Direzione distrettuale Antimafia sul tema. In quella relazione, il commissario aveva messo in luce una serie di criticità nella gestione amministrativa del Comune, con particolare riguardo alle spese legali. Calandriello aveva segnalato la pratica, consolidata e preoccupante, di conferire incarichi legali senza alcun criterio di contenimento della spesa, spesso agli stessi legali, una dinamica che aveva già all’epoca portato il Comune vicino a un nuovo dissesto finanziario,
Il commissario aveva inoltre evidenziato un diffuso disordine amministrativo, con particolare riferimento all’area tecnica, che ha dimostrato una gestione inefficiente e approssimativa delle attività comunali. La relazione denunciava anche l’assenza di personale qualificato nei ruoli chiave e la mancanza di rispetto delle disposizioni impartite dagli organi competenti. Queste osservazioni, unite ai segnali di un sistema permeabile e condizionabile, avevano reso evidente il rischio di un ritorno alle pratiche che avevano già portato il Comune a una situazione di dissesto.


Gli anni passano. I disastri si susseguono. L’ultimo ha pure travolto il comune con uno scioglimento antimafia ma, a quanto sembra, le lezioni non le impara nessuno. E, dunque, le cattive pratiche amministrative sembrano esere riprese alla grande come se niente fosse avvenuto.


Il caso del trasporto scolastico è particolarmente emblematico. La determinazione a contrarre per questo servizio, che di solito include l’impegno di spesa, quest’anno è stata emessa senza la dovuta copertura finanziaria, una decisione che getta ulteriori ombre sulla gestione amministrativa. L’amministrazione ha infatti ridotto il capitolo di bilancio destinato a questo servizio da 55.000 euro a 43.500 euro, una cifra già in parte impegnata per il primo semestre del 2024, lasciando dubbi sulla sostenibilità economica del servizio per l’anno scolastico 2024/2025.


Tutto ciò avviene in un contesto in cui il Comune di Nocera Terinese è appena uscito da un disastroso dissesto finanziario, in gran parte attribuibile all’amministrazione degli anni 2002-2012, durante la quale Saverio Russo ricopriva il ruolo di assessore. Eppure, nonostante le ombre inquietanti che si allungano sull’attuale gestione, la minoranza consiliare, eletta per esercitare un ruolo di controllo, sembra rimanere in un silenzio assordante, alimentando il sospetto che possa essere divenuta una sorta di stampella dell’attuale maggioranza amministrativa.
La comunità di Nocera Terinese avrebbe il diritto di sapere se il proprio Comune sta operando nel rispetto delle regole e dei principi di buona amministrazione, o se si sta assistendo a un pericoloso ritorno a pratiche che hanno già portato l’ente al dissesto. La mancanza di trasparenza e la gestione approssimativa dei fondi pubblici impongono un’inchiesta più approfondita e, soprattutto, un’azione di controllo più rigorosa da parte di chi dovrebbe rappresentare gli interessi dei cittadini.

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