Con l’inizio dei Novendiali, la Chiesa universale si stringe attorno al ricordo e alla figura di Papa Francesco. Si tratta di un’antichissima consuetudine, oggi regolata dalla Universi Dominici Gregis, che prevede la celebrazione di nove Messe consecutive in suffragio del Pontefice defunto. Dopo la solenne Messa esequiale del 26 aprile, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re sul sagrato della Basilica di San Pietro, sono iniziate le celebrazioni quotidiane, che proseguiranno fino a domenica 4 maggio.
Il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, mons. Diego Ravelli, ha spiegato che la varietà di assemblee coinvolte ogni giorno “testimonia l’universalità della Chiesa e l’ampiezza del ministero del supremo Pastore”. Ogni celebrazione, infatti, è dedicata a un gruppo rappresentativo legato al defunto Pontefice: dai fedeli del Vaticano alla Chiesa di Roma, dai Capitoli delle Basiliche Papali ai membri della Curia Romana, fino alle Chiese Orientali e agli Istituti di Vita consacrata.
Nel nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, approvato da Papa Francesco nel 2024, sono stati introdotti importanti aggiornamenti anche per i Novendiali, compresi quattro formulari di preghiera, ampliando le possibilità liturgiche rispetto alla precedente edizione.
Le Messe, tutte celebrate nella Basilica di San Pietro alle ore 17 (eccetto quella del 27 aprile, prevista alle 10:30), sono aperte ai fedeli, tranne due che saranno riservate esclusivamente ai cardinali: quelle del 30 aprile e del 4 maggio, nella cosiddetta Cappella Papale. In tutto, sono coinvolti più di cento cardinali, che condivideranno questo tempo di lutto e preghiera anche in preparazione al prossimo Conclave.