Mario Esposito, accusato di aver ucciso Giovanni Vatalaro il 23 febbraio 1991 a Crotone, in un regolamento di conti tra le ‘ndrine del territorio, sarà processato dalla Corte d’Assise di Catanzaro e non dal gup in abbreviato. Il giudice per le udienze preliminari di Catanzaro ha deciso che l’imputato, 69enne di Isola di Capo Rizzuto, venga giudicato di fronte al collegio di togati e giudici popolari il 23 maggio, rigettando la richiesta della difesa di far giudicare l’uomo col rito alternativo, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
Per il pm Pasquale Mandofino, sarebbe stato Esposito ad assassinare Vatalaro 33 anni fa. Vatalaro, all’epoca 27enne ed esponente della cosca Megna di Crotone, venne fermato da due killer che inscenarono un finto posto di blocco, e dopo aver intimato Vatalaro con la paletta di accostare e scendere dall’auto, e averlo condotto sul retro del bagagliaio, gli spararono numerosi colpi di pistola e fucile all’addome, uccidendolo di fronte agli occhi della moglie, che non riuscì ad identificare gli assassini.