giovedì, 16 Gennaio 2025

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Onotri: “Valorizzare telemedicina e autocertificazione dei primi tre giorni di malattia”

“Riteniamo che queste due misure possano essere utili a ridurre lo stress di molte strutture sanitarie territoriali e ospedaliere”. Le parole del Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani.

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Pina Onotri, segretario Generale dello SMI, in concomitanza del varo del DL Semplificazioni  da parte del Consiglio dei Ministri di oggi, ha messo in chiaro le battaglie che il Sindacato Medici Italiani sta promuovendo. In particolare il pieno riconoscimento dal punto di vista clinico della modalità di televisita e l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia in sostituzione delle tradizionali certificazioni richieste.

Le sue parole

“Sburocratizzare la medicina generale, valorizzare la telemedicina per le visite a distanza e l’ autocertificazione dei primi tre giorni di malattia, questi sono i gli obiettivi sui quali i medici si stanno battendo”

“Da molto tempo ormai abbiamo predisposto  e sottoposto emendamenti, bozze di proposte di legge a diversi parlamentari; i nostri testi  hanno individuato norme affinché sia pienamente riconosciuta, dal punto di vista clinico, la modalità di televisita. Vogliamo ribadire che la televisita costituisce, pienamente, quel diretto contatto tra il  medico e il paziente richiedente, consentendo la verifica diretta da parte del  medico delle condizioni di salute, il rilievo obiettivo e quello anamnestico cui il certificato fa riferimento. Riteniamo, infatti, che ai fini  certificativi la televisita configuri tutti gli elementi che conferiscono alla certificazione il requisito della veridicità e della validità”.

“Ci battiamo, inoltre, affinché sia consentito  ai cittadini italiani l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia in sostituzione delle tradizionali certificazioni richieste, mediante apposite dichiarazioni sottoscritte firmate che attestano la malattia, così come avviene in altri paesi europei”. “Riteniamo  che queste due  misure possano essere utili a ridurre  lo  stress di molte strutture sanitarie territoriali e ospedaliere, costrette a rispondere a pratiche amministrative e non sanitarie. Due opportunità da non perdere”.

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