l’annuncio che potrebbe cambiare la situazione sulla controversia riguardante i lavoratori dei call center dovrebbe arrivare oggi da parte del ministro delle Imprese Adolfo Urso. Con la mediazione da parte del presidente Roberto Occhiuto si era ottenuta la proroga fino al 31 marzo, l’idea fino a poco fa era quella di prolungare ulteriormente fino a giugno la commessa affidata da Tim ad Abramo Customer Care, ma potrebbe esserci una svolta.
Il senatore di FdI Fausto Orsomarso, In merito alla situazione, ha dichiarato: «Sulla vertenza dei call center si va verso una soluzione che punti a riqualificare la funzione dei lavoratori e a rendere più produttiva la pubblica amministrazione. Oggi, dopo un silenzioso lavoro fatto ai tavoli coordinati egregiamente dal ministro Urso con il contributo di colleghi parlamentari di Fratelli d’Italia, si è giunti alla soluzione più innovativa e produttiva di un tavolo di crisi, rompendo con le formule del passato, guardando alla produttività delle risorse che si investono per superare una crisi fisiologica legata all’avvento di nuove tecnologie, e rilanciando con intelligenza verso la creazione di nuovo lavoro vero per tanti calabresi.
Il nuovo approccio rispetto al tema di crisi e di precariato non è quello degli annunci, a cui in passato siamo stati abituati, ma quello del lavoro serio nei ruoli istituzionali, che significa dare attenzione ai problemi, seguirli e ricercare soluzioni sostenibili con il Governo e le imprese. Il mio personale ringraziamento va anche ai nostri assessori regionali Filippo Pietropaolo e Giovanni Calabrese, che su un tema così importante hanno collaborato al tavolo nazionale, proponendo dal basso soluzioni sostenibili e anche una nuova dimensione del lavoro più produttiva e meno assistenziale. Le tematiche del lavoro sono sempre complesse, per il Sud e per la Calabria la prima grande rivoluzione, oltre alla lotta al lavoro nero, è quella di promuovere e sostenere lavoro vero. Al nostro governo e al ministro Urso va il ringraziamento di tante famiglie che potranno guardare al futuro con più serenità ed orgoglio».