Dopo il recente scandalo che ha coinvolto il sistema politico della Liguria, sembra che i partiti abbiano bisogno di un “ritorno al futuro” – al finanziamento pubblico. Pare che la scommessa del passato sul finanziamento privato abbia avuto qualche effetto collaterale non previsto! ”Reintroduciamo il finanziamento pubblico ai partiti”, ha detto il viceministro leghista Edoardo Rixi, all’indomani dell’arresto domiciliare del governatore Giovanni Toti.
Il viceministro Rixi ha sostenuto questo ragionamento: ”se accelerare su un provvedimento necessario può diventare ipotesi di reato, solo perché una volta ho incrociato l’imprenditore, allora eliminiamo le cene di finanziamento e quella pessima legge”. Sembrerebbe che il viceministro abbia proposto una soluzione radicale per evitare qualsiasi sospetto di corruzione: eliminare le cene di finanziamento e quella legge che tanto lo infastidisce.
La necessità di rafforzare le normative a garanzia dell’integrità politica
La procura di Genova sta investigando sui finanziamenti ricevuti da Toti, che sembrano provenire principalmente da costruttori, imprenditori marittimi e petrolieri. Questi finanziamenti sono stati associati alla sua ascesa politica, sollevando domande sulla trasparenza e sulla possibile influenza degli interessi privati sulle decisioni politiche.
Le indagini sono state avviate per una serie di donazioni ricevute dal 2020. L’ipotesi di reato contemplata è finanziamento illecito ai partiti. L’inchiesta della pg (polizia giudiziaria) è stata innescata da operazioni sospette, segnalate dall’Ufficio antiriciclaggio di Banca d’Italia, che ha denunciato possibili irregolarità nel flusso di denaro verso i partiti politici.
L’incremento dei finanziamenti solleva interrogativi legittimi
I contributi finanziari ricevuti dai comitati di Giovanni Toti-Liguria nel corso degli anni hanno evidenziato un aumento significativo. Nel rendiconto del 2022, approvato nel marzo del 2023, i contributi in denaro incassati sono stati di 466.532 euro, di cui 352.050 provenienti da società e 114.482 da persone fisiche. Questo rappresenta un notevole aumento rispetto ai 159.500 euro ricevuti l’anno precedente e ai 599.000 euro del 2020.
La Lega detiene il primato degli incassi
I dati riportati dal Sole 24 Ore indicano che la Lega ha ottenuto un notevole successo nella raccolta fondi dal settore privato. Anno 2023, il partito ha ricevuto 1,1 milioni di euro da società e un totale di 8,83 milioni di euro da contribuzioni liberali, comprese quelle fornite dai suoi eletti. Questa cifra è significativamente superiore a quella raccolta da altri partiti del centrodestra, come Fratelli d’Italia (5,09 milioni di euro) e Forza Italia (2,42 milioni di euro).
Forza Italia e il caso particolare delle contribuzioni in calo
L’incasso che ha ottenuto Forza Italia costituisce un caso particolare: è interessante notare che le contribuzioni volontarie nel 2023 sono diminuite rispetto agli anni precedenti, raggiungendo un totale di 2,424 milioni di euro. Questa diminuzione potrebbe essere associata alla morte di Silvio Berlusconi, avvenuta nello stesso anno.
Inoltre, non passa inosservata la provenienza dei finanziamenti. E’ la stessa famiglia del fondatore che ha elargito centomila euro, ciascuno dei cinque figli, più Fininvest, separatamente, per un totale di 600.000 euro.
L’opposizione non è messa peggio
I dati evidenziano che il Partito Democratico ha raccolto un totale di 5,7 milioni di euro da erogazioni di privati ed eletti. Tuttavia, può vantare la cifra più alta, proveniente dai contribuenti che hanno destinato il due per mille della propria imposta sul reddito, una forma di finanziamento pubblico indiretto prevista dalla legge del 2013. In particolare, il Pd ha ricevuto 8,11 milioni di euro da questa fonte, quasi il doppio del secondo in classifica, ovvero Fratelli d’Italia (5,09 milioni di euro).
Ulteriore fonte di finanziamento
La distribuzione dei fondi ai gruppi parlamentari rappresenta una terza fonte di sostentamento per i partiti politici, che può essere considerata una forma di finanziamento diretto. Questi fondi vengono assegnati in base alla consistenza numerica dei gruppi, quindi ai partiti con il maggior numero di rappresentanti spettano maggiori fondi. Secondo i calcoli del Sole 24 Ore (i dati definitivi si avranno solo con l’approvazione dei bilanci 2023), Fratelli d’Italia dovrebbe ricevere quasi 16 milioni di euro, essendo il partito vincitore delle elezioni con la rappresentanza parlamentare più nutrita. Seguono il Partito Democratico, maggiore forza di opposizione, con 9,3 milioni di euro, e la Lega con 8,22 milioni di euro.