Difesa del contratto nazionale, equo salario che permetta di recuperare il potere di acquisto dei lavoratori, rivendicazione dei diritti; sono queste le richieste avanzate. L’ iniziativa non sarà circoscritta solamente allo scalo portuale calabrese, ma coinvolgerà tutti gli scali marittimi nazionali. La situazione di stallo per il rinnovo del contratto ha fatto esplodere la prima ondata di protesta da parte dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Il 5 aprile per due ore i lavoratori saranno coinvolti quindi nello sciopero delle attività e le organizzazioni sindacali – con Domenico Laganà della Filt Cgil, Domenico Lombardo della Uiltrasporti e Antonio Sigilli della Fit Cisl – che hanno reso note le modalità con cui verrà organizzata l’astensione nello scalo portuale calabrese.
Per i dipendenti che lavorano su 24 ore si parità dalle 00:30 del 5 aprile per finire alle 00:29 del giorno successivo; per i dipendenti a turni con 8 ore si parte alle 7 del 5 aprile e finirà il tutto alle 6.59 del sei aprile, mentre per gli altri si sceglierà l’orario di astensione in relazione al turno. Le rivendicazioni sindacali si riferiscono sia alla richiesta di aumento del salari previsto dal contratto nazionale scaduto nei mesi scorsi, ma anche alla difesa della legge sui porti e alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori del settore.