CORIGLIANO-ROSSANO – Il recente episodio che ha visto tre adolescenti lanciare sassi da un sottopasso cittadino, a Rossano, riaccende i riflettori su quella che la pedagogista Teresa Pia Renzo definisce una vera e propria emergenza educativa e sociale. “È il frutto – denuncia – di una povertà educativa diffusa, che priva bambini e ragazzi di opportunità culturali e formative, compromettendo il loro sviluppo e aumentando il rischio di devianza”.
Renzo richiama i dati allarmanti del report “L’Italia al bivio” di Mario Caligiuri: il 44% degli adulti ha un basso livello di istruzione, e il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni abbandona la scuola. “L’educazione della prima infanzia – insiste – è l’unica via per invertire la rotta”.
Oltre agli asili nido e alla sicurezza scolastica finanziati dal PNRR, serve un approccio multidimensionale, che includa attività extrascolastiche, supporto alle famiglie, educazione civica e affettiva, alimentazione sana e un uso consapevole della tecnologia. “La dispersione scolastica, il bullismo, la violenza di genere – spiega – sono il risultato di una carenza di relazioni, stimoli e investimenti educativi”.
Per la direttrice del Polo infanzia Magnolia, la chiave è costruire reti di sostegno tra scuole, famiglie e comunità. “Solo partendo dai primi anni di vita – conclude – possiamo formare cittadini rispettosi, consapevoli e liberi dalla violenza”.