Roma – 17 aprile 2025
È stata formalmente presentata la mozione congressuale del Partito Popolare Europeo, in vista del congresso che si terrà a Valencia il 29 e 30 aprile, nella quale le personalità politiche italiane dell’area popolare e democristiana – guidate dall’on. Lorenzo Cesa – impegnano il PPE a farsi promotore della candidatura di Vincenzo Speziali come inviato della Presidente della Commissione UE per il Medioriente.
La proposta nasce a partire da una valutazione sulla “sofferenza” delle comunità cristiane in Medio Oriente, in particolare in Libano, Giordania, Siria, Iraq e Israele. Il documento, rivolto anche a S.E. Amine Gemayel, già Presidente della Repubblica del Libano e figura centrale dell’Internazionale Democristiana, sottolinea la necessità di una presenza politico-culturale radicata nei luoghi di crisi, attraverso figure riconoscibili e rappresentative della tradizione democratico-cristiana europea.
La mozione prevede espressamente il ritiro della candidatura di Speziali alla Vicepresidenza del PPE, in favore di un incarico speciale – non retribuito – quale rappresentante della Presidente della Commissione nella “Terra Santa”, con l’obiettivo dichiarato di «costruire un modello per un movimento culturale e politico che, partendo dai circoli, rinnovi in Italia l’esperienza di Don Luigi Sturzo».
A margine della presentazione della mozione, lo stesso Vincenzo Speziali, membro del PPE e dell’Internazionale Democristiana, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«In questo momento, non nascondo emozione e gratitudine nei confronti degli autorevoli amici democristiani italiani – da cui proviene questa grande storia popolare che ha tra le sue radici lo stesso PPE, fondato, tra gli altri, da Mariano Rumor, Emilio Colombo, Flaminio Piccoli, Dario Antoniozzi, Paolo Bonomi ed Ernesto Pucci, tutti amici e colleghi carissimi di mio nonno, l’On. Francesco Calauti.Da autentico democristiano e popolare, con questa candidatura strutturata in codesta mozione congressuale, si rimettono in gioco i nostri valori, le nostre storie. E vi è tanto da ribadire: che le nostre giuste ragioni sono più forti dei presunti e non veri torti. Grazie, quindi, all’on. Cesa e a tutti gli altri amici – quali gli on.li Formigoni, Pionati, Intrieri, Zanferrari e Tallini – ma soprattutto al mio affetto familiare, il Presidente libanese Amine Gemayel. E comunque, da questa iniziativa, si deve ribadire – persino qualunque sarà l’esito – l’impegno a costruire un’area naturale per noi liberalpopolari, a cui si addiverrà anche culturalmente, attraverso le donne dei circoli, i quali furono fucina di intellighentia e formazione politica.»
La mozione, già trasmessa agli organismi competenti del PPE, sarà ora sottoposta al vaglio dell’assemblea congressuale di Valencia, con l’auspicio di inaugurare una nuova stagione di impegno politico e culturale della tradizione popolare europea nei teatri più delicati della geopolitica internazionale.