giovedì, 20 Marzo 2025

Il network dell'editoria libera

MEGA_LOS
AUTOCARROZZERIA
FA CONSULTING

spot_imgspot_img
spot_img

Raid mirato in Iran. Colpito capo di Hamas

Hamas promette vendetta e il Governo iraniano fa i contri con la falla nel settore sicurezza

Entra nel Canale Whastapp di “La Novità Online”.

SEGUICI

spot_imgspot_img

Megalos
Megalos
1920x195
1920x195
banner_francioso_1456x180

spot_imgspot_img

Il leader storico del braccio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato freddato nottetempo in Iran. Si trovava a Teheran per partecipare alla cerimonia dell’insediamento del neo-eletto presidente Masoud Pezeshkian.
La notizia dell’omicidio è stata diffusa prima dal Corpo delle guardie della rivoluzione islamica e, poi, confermata dalla stesa Hamas che ha intascato un duro colpo.

L’esecuzione è avvenuta intorno alle 2 e mezza, nella notte tra martedì e mercoledì, ora locale. Haniyeh si trovava nella sua dimora privata, quando è stato raggiunto dalla morte. I funerali si svolgeranno domani nella capitale iraniana, saranno osservati tre giorni di lutto nazionale e il corpo di Haniyeh varrà sepolto in Qatar.
Fonti attendibili fanno sapere che il razzo sarebbe stato esploso dai confini esterni dell’Iran.

Il braccio armato di Hamas, rappresentato dalle Brigate al Qassam, a caldo ha detto che l’uccisione si trascinerà dietro enormi conseguenze nefaste. Le accuse di Hamas contro Israele per l’esecuzione dell’omicidio sono state diffuse tramite Telegram.

Mentre il Governo dell’Iran fa i conti con l’evidente falla nel settore della sicurezza, i proxy iraniani puntano il dito contro Israele e minacciano vendetta. L’uccisione del capo politico di Hamas è avvenuto a Teheran e questo sarebbe stato sufficiente a scatenare l’ira della Guida Suprema, che non si tira indietro quando si tratta di lanciare minacce: “Il regime criminale e terrorista sionista ha preparato per se stesso una dura punizione” e, quindi, ha aggiunto che è “nostro dovere vendicare il sangue” di Haniyeh, anche per il fatto che l’omicidio si colloca “sul territorio della Repubblica islamica”.
L’Iran accusa Israele e minaccia conseguenze. Il presidente Masoud Pezeshkian ha garantito che “la Repubblica islamica difenderà la sua integrità territoriale, il suo orgoglio ed e il suo onore e farà pentire gli invasori terroristi”, e ha assicurando che da ora in poi il legame tra Teheran e le fazioni islamiste palestinesi è “più forte di prima”. “Ieri ho alzato la sua mano vittoriosa e oggi devo seppellirlo portandolo sulle mie spalle”.

Il Qatar ha espresso parole di condanna: “crimine orrendo” e una “pericolosa escalation” oltre che una “palese violazione del diritto internazionale e umanitario”.
Sesso giudizio dalla Turchia. Il ministro degli Esteri ha detto che l’omicidio “dimostra ancora una volta che il governo israeliano di Netanyahu non ha alcuna intenzione di raggiungere la pace”. Aggiungendo che “la regione dovrà affrontare conflitti molto più ampi se la comunità internazionale non interverrà per fermare Israele”.

Dello stesso tenore il commento del ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov, che all’agenzia di stampa Ria Novosti ha detto: “Si tratta di un assassinio politico assolutamente inaccettabile, che porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni”.

Il segretario di Stato USA Antony Blinken e il suo entourage non sarebbe stato a conoscenza del blitz: “Non siamo stati informati da Israele”, ha puntualizzato.


Netanyahu non rilascia interviste e dichiarazioni. Convoca i capi della sicurezza. Anche se il ministro del Patrimonio, Amihai Ben-Eliyahu, su X ha postato il suo punto di vista sulla vicenda: la morte di Haniyeh “rende il mondo migliore”. E un altro account governativo ha caricato su internet l’immagine del leder palestinese con didascalia dedicata ”eliminato”. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha ripetuto una dichiarazione vecchia, un mantra dell’ultimo periodo: “Non vogliamo la guerra, ma siamo pronti a ogni possibilità”.
L’Idf non ha rivendicato l’azione omicida: per consuetudine, negli ultimi anni, i raid contro particolari personalità pubbliche iraniane non vengono firmate. Inoltre, l’esercito è stato chiaro nel comunicare che non commenterà notizie provenienti da fonti straniere.

spot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

LEGGI ANCHE:

Migranti, Cucchi (AVS): “Migranti dimenticati in carcere”

"In Italia i migranti detenuti sono gli ultimi tra gli ultimi, privati delle cure essenziali e abbandonati nell'indifferenza. La vicenda di Habashy Rashed Hassan Arafa,...

Sukhum e Trieste: il 27 marzo presentazione del protocollo d’amicizia

Importante incontro il 27 marzo a Trieste alle 19 presso la sede dell'Associazione Le Pecore Nere in via Domenico Rossetti 20b.  In programma la presentazione...

Benigni: “Il sogno dell’Europa e gli eroi di Ventotene”

"L'Europa unita come unica utopia ragionevole", "la più grande istituzione degli ultimi 5000 anni realizzata sul pianeta Terra dall'essere umano, un progetto, un ideale,...
spot_imgspot_img
Gli articoli della sezione
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_img

ULTIMI ARTICOLI

spot_img

ARTICOLI CORRELATI