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Recupero Castelmonardo a Filadelfia, giù il sipario sulla prima campagna di ricerca

Messa in piedi un’importante raccolta di dati che costituiranno la base per le campagne future. La soddisfazione dell’amministrazione comunale

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Con la fine di ottobre si è conclusa la prima campagna di ricerca presso il sito archeologico di Castelmonardo sotto la direzione scientifica del Prof. Carlo Citter (Università di Siena).
I lavori svolti dal team internazionale di archeologici guidati dell’archeologa e antropologa forense Assunta Campi hanno consentito un’importante raccolta di dati che costituiranno la base per le campagne future.
Nei mesi di settembre ed ottobre è stato realizzato un rilievo fotogrammetrico assieme alla ricognizione e all’analisi muraria delle evidenze archeologiche edite ed inedite presenti nell’area archeologica.
La campagna di ricognizione, che ha riguardato le tre alture che caratterizzano l’antico abitato di Castelmonardo ha portato all’individuazione di 19 UT (Unità topografiche) di grandi dimensioni e alla realizzazione di 412 complessive tra schede USM (Unità stratigrafica muraria), US (Unità stratigrafica) e schede USR (Unità stratigrafica di rivestimento).
Oltre alla rocca, edificata sulla seconda altura, ed alle numerose chiese collocate in località “Le Chiese” (terza altura), lo studio del territorio ha fatto emergere la possibile presenza di cave e/o aree di asportazione ed alcuni complessi, probabilmente, con funzione abitativa.
Numerosi sono i resti di grotte rupestri, cisterne e sostruzioni presenti, in particolar modo, sulla prima altura.
Contestualmente hanno preso concretezza lo studio della bibliografia e delle fonti e lo studio del materiale ceramico proveniente da indagini precedenti; si tratta di ceramica da fuoco, mensa e dispensa inquadrabile in un arco cronologico compreso tra il XII al XVII secolo.
Nei prossimi mesi si procederà con un lavoro di elaborazione dei dati e di programmazione delle future campagne di scavo archeologico.
Di fondamentale importanza sono stati gli incontri con gli studenti delle scuole locali, la popolazione e la presentazione del progetto nel corso di vari convegni a carattere internazionale.
Si tratta, senza alcun dubbio, di un sito di grandi dimensioni e di grande importanza storica che aspetta solamente di essere riportata alla luce.
Soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Anna Bartucca.
«Il recupero di Castelmonardo – dicono gli amministratori – si inserisce nel programma di recupero culturale e storico delle nostre radici nella prospettiva di offrire alla collettività nuovi slanci di crescita e (anche), con il dichiarato obiettivo di lasciare in eredità alle nuove generazioni un patrimonio di cui essere fieri e sul quale investire nel futuro.
Un ringraziamento speciale, dunque, a tutta l’equipe, magistralmente coordinata dal prof. Carlo Citter archeologici e seguita dall’archeologa e antropologa forense Assunta Campi, per il suo costante impegno e per il contributo scientifico e operativo che sta profondendo in questa avventura».

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