Al di là dal confutare il piano di riordino della rete ospedaliera, licenziato dal Governatore-Commissario alla Sanità Occhiuto, che non è nulla perché indicano numeri che stanno pari a 0, qui ed ora, io intendo affrontare altro. Che cos’è Azienda Zero? Questo mastodontico apparato di controllo politico su tutto ciò che può fruttare dall’inesistente sistema Sanitario Pubblico Calabrese. In sostanza, questa mega-struttura, sotto il controllo esclusivo del Commissario di Governo alla sanità, accentrerà la polpa, come concorsi, accreditamenti, piani, acquisti, non so se pure pagamenti, lasciando l’osso alle Asp Calabresi. Bene, bella novità.
La DBE ( Bad Debt Entity) che cos’era?
Già. Ma, per caso, nella Regione Calabria, in passato, vi è stata qualche struttura che ricordi, vagamente, l’Azienda Zero? Mah, forse no. Noo? Perché, la DBE ( Bad Debt Entity) che cos’era? La DBE fu creata dalla Giunta Regionale nel 2010 a Catanzaro. La struttura, sotto il totale controllo del Commissario di Governo, accentrò tutto il potere d’intervento e di pagamento dei debiti pregressi contratti dalle Asp Calabresi, debiti che avevano portato la Calabria a precipitare dentro il Piano di Rientro che altro non è se non una diabolica stazione di macelleria sociale. Bene, questa operò… eccome se operò. Solo che nell’ottobre del 2014, intuendo, immagino, che era pericoloso proseguire, la DBE chiuse i battenti e passò alle Asp della Calabria le somme dedicate e l’obbligo di pagare i debiti. Debiti che, ad esempio, l’Asp di Reggio Calabria non aveva alcuna contezza certificata di quanto fossero, come erano stati pagati, a chi erano stati pagati e verso chi erano stati contratti. Bene, torniamo alla DBE. Quanti milioni, o miliardi di euro, pagò la DBE ai creditori in 4 anni? Con che metodica? Faceva controlli sulle richieste inoltrate e sui pagamenti che effettuava? Nei 5 mesi in cui fui Commissario dell’Asp di Reggio Calabria dal 31/ 03 al 3/9/2015, mentre guardavo delle carte, mi accorsi di qualcosa… Chiesi, allora, a funzionari fedeli di controllare alcuni pagamenti e verificare se fossero già stati pagati quei debiti.
Dopo qualche mese, venni defenestrato
Bene, risultò che alcune multinazionali del farmaco, fornitrici dell’Asp, avevano attivato il negozio dell’ottemperanza per vedersi pagate somme risalenti a prima del 2008 e che nel 2012, attraverso Commissari ad acta, le avevano ricevute dall’Asp di R.C. Risultò, però, che nel 2014, le stesse, identiche fatture furono pagati attraverso transazioni, dalla DBE a Catanzaro. Il tutto, ricordo, per 4 milioni di euro. Ricordo che quando mi accorsi di ciò, feci chiamare i responsabili delle suddette multinazionali che, da Milano, il giorno dopo si precipitarono a Reggio Calabria. Non sapendo bene la storia e cosa fosse successo negli anni precedenti, intimai loro di ritornare, immediatamente, i soldi ricevuti 2 volte all’Asp. Mi parlarono di tragica confusione, casualità, errore e altro… Dopo qualche mese, venni defenestrato. Ho letto, nel 2019, dopo 4 anni, che qualcuno aveva ritornato qualcosa, visto la mia denuncia e minaccia del 2015. Bene, a questo punto, per una questione d’igiene sociale, forse sarebbe opportuno sapere cosa, quanto, come, a chi pagò, per 4 anni, la DBE e quanti doppi pagamenti furono effettuati avendo soccombenti tutte le Asp calabresi e per quale cifre.. Forse, per dignità sociale, morale e politica, la stressa struttura azienda Zero, che eredita, potrebbe dircelo. Forse…Ma, forse, è meglio che passi tutto in cavalleria. Come al solito. Tanto, che serve? Chi ha avuto ha avuto e si è costruito mega ville con piscine e chi si trascina in cerca di qualche ambulatorio chiuso per cercare aiuto perché la vita se ne va si deve arrangiare.