mercoledì, 4 Dicembre 2024

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Scambi di accuse M5s-Pd, è rottura tra Conte e Schlein a Bari

L’inchiesta sul presunto voto di scambio, la terza in pochi mesi, ha convinto Giuseppe Conte e il candidato Michele Laforgia che non ci fossero più le condizioni per votare domenica prossima

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Il campo politico si sta sgretolando dopo il “no” alle primarie del Movimento 5 Stelle (M5s) a soli tre giorni dall’apertura dei gazebo. L’inchiesta sul presunto voto di scambio, la terza in pochi mesi, ha convinto Giuseppe Conte e il candidato Michele Laforgia che non ci fossero più le condizioni per votare domenica prossima. Questo passo indietro ha acceso uno scontro tra il Partito Democratico (Pd) e il M5s proprio quando sembrava che Bari potesse essere il laboratorio per un altro esperimento politico: i pentastellati non avevano mai accettato di confrontarsi alle primarie, e quella pugliese sarebbe stata la prima volta.

L’alleanza progressista, che va da Sinistra Italiana e Verdi sino a Italia Viva e Azione, rischia ora di frantumarsi. Le parole di Conte, pronunciate nella mattinata a Bari, hanno accentuato la tensione: “Mi dispiace di questa reazione del Pd, ma noi non accettiamo mancanza di rispetto e nessuno può permettersi di dire che il M5s è sleale o alludere a questo. Invito il Pd a non reagire in modo scomposto. Se non ritirano le accuse di slealtà, diventerà sempre più difficile lavorare con il Pd”. I “pontieri” si sono messi in moto già da giovedì. La loro missione è convincere i pentastellati ad azzerare le candidature di Laforgia e Vito Leccese, ex capo Gabinetto di Antonio Decaro, e individuare insieme una figura terza, del mondo civico, che possa tenere unita la coalizione.

Tuttavia, questo percorso sembra da subito quasi impossibile. In serata, dal palco installato nella centrale piazza Umberto a Bari, per il comizio di Leccese, la segretaria del Pd, Schlein, ha risposto a muso duro: “Io sono qui con voi perché, a differenza di altri, io mantengo la parola data. E mi dispiace per la decisione presa ieri da Giuseppe Conte, unilateralmente, ha deciso senza cercare una soluzione perché così aiuta la destra”. Schlein non ha ceduto di un millimetro: “Agli attacchi a me non rispondo, ma non sono disposta a tollerare attacchi che arrivano alla nostra comunità”. Rivolgendosi al candidato Pd, lancia una piccola apertura: “Avrai il nostro supporto anche se vorrai continuare a cercare con Laforgia quella unità che altri hanno rotto. Anche ieri – svela – noi avevamo avanzato la proposta di fare entrambi un passo indietro, per fare insieme un passo avanti. Ma la risposta è stata negativa, evidentemente quella risposta era già stata architettata.

Sono felice di essere qui con Vito Leccese perché sono qui da segretaria del Pd a confermare tutta la nostra fiducia e il nostro supporto a una persona perbene, specchiata, che si è sempre messa al servizio della comunità”. Schlein rincara: “Chi ha iniziato a fare politica con palazzo Chigi capisco che non abbia dimestichezza con la militanza e con i gazebo. Pretendo però che si abbia rispetto. È una sberla per tutta la gente perbene che si stava preparando ad andare a votare. È un’illazione dire che entrambi i candidati si potessero avvalere di mezzi poco trasparenti”. “Così – ha concluso Schlein – aiutano la destra. Abbiamo bisogno di una politica che guardi alle prossime generazioni e non i sondaggi.”Sulla legalità non accettiamo lezioni di moralità da nessuno” Movimento 5 Stelle e la Legalità: Un Nuovo Inizio a Bari Nel duello politico tra Giuseppe Conte e la segretaria Schlein, il leader Giuseppe Conte in serata ha risposto al pd con un post su Facebook ed ha dichiarato: “Le notizie arrivate in questi giorni da Bari hanno restituito l’immagine di una politica lontana da quella cultura del servizio e della trasparenza che dovrebbe invece esserne tratto distintivo”. “Per il Movimento 5 Stelle la legalità non è un valore negoziabile, non è merce di scambio”. Conte scrive: “Ne ho parlato a lungo oggi pomeriggio con la nostra comunità barese, in un proficuo incontro con il nostro gruppo territoriale, gli eletti e i referenti provinciali e regionali.” “Ho raccolto la voce – dichiara il leader 5S – e la determinazione di chi crede che la questione morale nel nostro Paese non sia un drappo da sventolare secondo convenienza ma un imperativo cui prestar fede ogni giorno.” “Il coraggio del nostro Movimento – conclude Giuseppe Conte – testimonia ai cittadini che c’è una comunità che non si arrende, che non rinuncia a vedere nella politica uno strumento al servizio di tutti e non un passe-partout per la carriera di pochi.” Il Movimento 5 Stelle si impegna a difendere la legalità e a lavorare per il bene comune, senza compromessi.

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