Se ne parla da giorni: la carenza di personale potrebbe provocare la chiusura del Servizio per le tossicodipendenze (Sert ) di Pizzo Calabro, che fa capo all’Asp di Vibo Valentia. Il pensionamento del direttore, Emilio De Pasquale, ha infatti aggravato la mancanza di organico, ragion per cui – da quanto affermano gli utenti – spesso ci si ritrova senza il servizio. Si teme, dunque, che il Sert – già depauperato di alcune attività – potrebbe venir meno. Il commissario straordinario dell’Asp vibonese, Antonio Battistini, però, rassicura: « A me non risulta proprio che il Sert sia prossimo alla chiusura. I problemi ci sono, ma il servizio resterà attivo ».
Una buona notizia, dunque, per il Vibonese, dove il fenomeno delle dipendenze da sostanze stupefacenti è particolarmente sentito. Basti pensare che i due Sert della provincia (ossia quello di Pizzo e quello di Tropea) curano complessivamente circa 150 persone, accompagnandoli in un percorso di cura e di riabilitazione dalle diverse dipendenze. Il personale dei due Sert rileva una significativa dipendenza da eroina, cocaina e droghe sintetiche; non mancano casi di dipendenza da alcol. Situazioni che preoccupano, sia per i gravissimi effetti fisici e psichici che tali sostanze comportano su chi ne fa uso, sia per le nefaste conseguenze che la piaga della droga provoca sulle famiglie dei tossicodipendenti. Si comprende, dunque, l’importanza dei presidi a supporto dei numerosi giovani (ma non solo) che cadono in qualsivoglia forma di dipendenza. Le parole del commissario Battistini rappresentano un’importante rassicurazione per tutto il Vibonese.