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Settembre trionfa al Festival di Sanremo 2025: il canto della Gen Z tra emozioni e autenticità

Il giovane artista napoletano conquista il palco delle Nuove Proposte con “Vertebre” e un sound che mescola cantautorato e sonorità moderne. Premio della Critica e Sala Stampa Lucio Dalla per il talento inconfondibile.

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Settembre conquista Sanremo 2025 con un grido di verità generazionaleAl Festival di Sanremo 2025, Settembre ha dimostrato che la musica della Gen Z ha un volto, e questo volto è graffiante, vulnerabile e autentico. Il giovane cantante napoletano, con il suo brano Vertebre, ha conquistato la vittoria nella categoria delle Nuove Proposte, battendo Alex Wyse, che si è fermato con Rockstar. Ma non è solo la vittoria che lo rende speciale. Settembre ha infatti anche portato a casa il Premio della Critica e il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla, riconoscimenti che premiano la freschezza e l’emotività del suo stile musicale.Il suo timbro vocale, potente e graffiante, riesce a raccontare emozioni forti e veritiere. La sua musica, che fonde il dialetto napoletano con un cantautorato moderno, attinge dall’eredità musicale italiana di artisti come Pino Daniele e Lucio Battisti, ma con un tocco personale che riflette la sua generazione. “Vertebre”, il brano che ha incantato il pubblico, affronta temi di vulnerabilità, di emozioni difficili da esprimere ma indispensabili per comprendere noi stessi. Le parole, semplici ma incisive, raccontano la fragilità dei giovani: “Nessuno ci ha mai detto come si piange alla nostra età/ Nessuno ci ha mai detto come si ride alla nostra età”.Settembre non è un volto nuovo nel panorama musicale: sin da piccolo ha frequentato lezioni di canto e partecipato a vari concorsi, tra cui Io Canto, The Voice of Italy e X Factor, dove ha saputo emergere per la sua originalità. Ma non è stato sempre facile. In una dichiarazione emozionante dopo la vittoria, il cantante ha confessato: “Non ci credo, grazie a tutti. Non sono abituato: io nella vita ho vinto perché ho una famiglia che mi ama, ho un tetto sulla testa. In quello ho vinto, in questo non ho mai vinto. Tanta gente non ha creduto in me e anche io non ho creduto in me per colpa loro.” Un’ammissione che racconta non solo la sua arte, ma anche la sua resilienza e la sua crescita personale.Il suo primo album, uscito in digitale, contiene 7 brani, di cui 4 inediti, e dimostra un’evoluzione artistica che è già pronta a lasciare il segno. Il brano Vertebre è il risultato di una collaborazione con Manuel Finottie, Laura Di Lenola, Gorbaciof e BNJMN, sotto la direzione artistica di Carlo Avarello, e ha già raccolto consensi per la sua intensità comunicativa e la profondità delle sonorità.A dirigerlo sul palco dell’Ariston, nella serata finale, è stato Fabio Barnaba, che ha saputo esaltare il potenziale del giovane artista. La sua è una musica che non teme di confrontarsi con la realtà, di raccontare la propria vulnerabilità e, allo stesso tempo, di trovare forza in essa.Con il trionfo a Sanremo, Settembre si prepara ora a conquistare anche i cuori degli ascoltatori più giovani, quelli che si ritrovano nelle sue parole e nelle sue melodie. Ma per lui la vera vittoria è una: avere trovato, finalmente, la sua voce.

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