La possibile chiusura del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Meridionale” di Siderno ha acceso un forte dibattito, con la Segreteria Provinciale del Siulp di Reggio Calabria in prima linea nel contrastare questa ipotesi. Considerata un colpo duro alla sicurezza della fascia jonica reggina, la decisione rientra in un piano di razionalizzazione proposto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, illustrato in due incontri con le organizzazioni sindacali il 25 febbraio e il 6 marzo 2025. Il progetto prevede la riduzione dei reparti a uno per regione, con alcune eccezioni, e la chiusura di sette strutture, tra cui Siderno, mentre un nuovo reparto sarebbe istituito a Gorizia.La prospettiva della soppressione del reparto di Siderno desta preoccupazione per le implicazioni sul controllo del territorio, in un’area storicamente segnata dalla presenza della ‘ndrangheta. Secondo il Siulp, eliminare questa unità significherebbe privare la Calabria di una risorsa essenziale, capace di intervenire con rapidità e competenza in un contesto già critico. Il sindacato non si limita a contestare la chiusura, ma insiste sulla necessità di potenziare la presenza della Polizia di Stato nella regione, rilanciando l’importanza dell’apertura dei commissariati di Pellaro e Arghillà.Nonostante una progressiva riduzione dell’organico, il reparto di Siderno ha mantenuto alti standard operativi, operando non solo in Calabria ma anche in altre regioni, fornendo supporto a operazioni di polizia giudiziaria e garantendo sicurezza in territori a rischio. La sua chiusura comporterebbe la dispersione di un know-how prezioso, indebolendo la capacità di risposta della Polizia di Stato. L’idea di un unico reparto regionale con sede a Vibo Valentia solleva perplessità: coprire l’intera Calabria con una sola unità appare insostenibile, mettendo a rischio l’efficacia del presidio del territorio.L’incremento della microcriminalità e le carenze di organico nei nove commissariati distaccati della Questura di Reggio Calabria aggravano ulteriormente il quadro. In assenza del supporto del reparto di Siderno, il controllo del territorio diventerebbe più difficile, con ripercussioni dirette sulla sicurezza dei cittadini. Il Siulp chiede al Dipartimento di Pubblica Sicurezza di rivedere il piano di razionalizzazione, evitando una decisione che potrebbe compromettere il contrasto alla criminalità organizzata e comune.Il tema della sicurezza non può essere trattato come una semplice questione burocratica. Investire nelle forze dell’ordine significa garantire protezione e stabilità a una regione che necessita di presidi efficaci. La chiusura del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno rischia di lasciare un vuoto difficile da colmare, esponendo il territorio a rischi maggiori. La richiesta del sindacato è chiara: non solo mantenere operativo il reparto, ma rafforzare l’intero apparato della Polizia di Stato per garantire un controllo adeguato e una risposta efficace alle sfide della criminalità.
Sicurezza a rischio: il Reparto Prevenzione Crimine di Siderno verso la chiusura
La razionalizzazione dei reparti di Polizia mette in pericolo il controllo del territorio nella fascia jonica reggina. Il Siulp si oppone e chiede il potenziamento delle forze dell’ordine in Calabria
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