La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per omicidio colposo nei confronti di Pietro Rossomanno, il 49enne pastore ritenuto responsabile della morte di Simona Cavallaro, la giovane di 20 anni aggredita e uccisa da un branco di cani il 26 agosto 2021 nella pineta di Monte Fiorino, a Satriano, nel Soveratese. I giudici hanno respinto la richiesta della Procura generale di riformulare l’accusa in omicidio volontario e di elevare la pena a 15 anni. Secondo quanto emerso nel processo, i cani coinvolti nella tragedia erano stati utilizzati da Rossomanno per custodire il proprio gregge. L’uomo, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino, era accusato anche di introduzione e abbandono di animali e di invasione e occupazione abusiva di terreni. Nello stesso procedimento era imputata anche la madre del pastore, Maria Procopio, 71 anni, la cui condanna per occupazione abusiva è stata ridotta da otto a cinque mesi grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche.
Simona Cavallaro, confermata la condanna per omicidio colposo al pastore Pietro Rossomanno
La Corte d’assise d’appello di Catanzaro respinge la richiesta di condanna per omicidio volontario: tre anni di carcere per la morte della 20enne sbranata dai cani a Satriano
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