Sono 75 le località rurali che hanno ottenuto le spighe verdi 2024, rispetto alle 72 dello scorso anno, con sei nuovi ingressi e tre i comuni non confermati. Si tratta del programma nazionale della Fee – Foundation for Environmental Education – l’organizzazione che rilascia nel mondo le bandiera blu per le località costiere, pensato per guidare i comuni rurali in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita.
Per individuarli, Fee Italia ha definito con Confagricoltura una serie di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Le spighe verdi, vedono sul podio come maggior numero di riconoscimenti il Piemonte con 13 località, le Marche con 9 e la Toscana con 8.
Seguono a pari merito Umbria e Puglia con 8 comuni, la Calabria con 7, la Campania con 6, il Lazio con 5, Liguria e Abruzzo con 2, Emilia-Romagna e Basilicata con 1.
Tra le regioni, entra anche la Sicilia con Ragusa, nuovi ingressi Senigallia (Marche), Gavi (Piemonte), Nardò (Puglia), Gambassi Terme (Toscana) e Trevi (Umbria).
I comuni non confermati, invece, sono Sellia (Calabria), Fiesole e Greve in Chianti (Toscana).
Gli indicatori presi in considerazione sono 67 che e vanno a comporre le 16 macro-aree, dalla partecipazione pubblica, all’educazione alla sostenibilità, all’assetto urbanistico, all’agricoltura, alla conservazione e valorizzazione del paesaggio, passando dalla tutela del suolo alla qualità dell’aria, dell’acqua e dell’ambiente sonoro.