Era il 26 aprile 2024 quando Anas comunicava ai cittadini di San Nicola da Crissa che «è di imminente risoluzione dell’ultimo nodo procedimentale» (nodo riferito al Nulla Osta da parte dell’Autorità di Bacino) per poi intraprendere «l’avvio dei lavori, con ricorso ad imprese già contrattualizzate in regime di accordo quadro, entro il secondo trimestre del corrente anno». A secondo trimestre trascorso, dunque, si attendeva l’inizio delle opere di messa in sicurezza e di ripristino della ex strada statale 110 (oggi strada provinciale 93), interrotta dal 2018 nel tratto ricadente nel comune di San Nicola da Crissa per via di una frana. Ma ad oggi è ancora un nulla di fatto. Anche stavolta. Così il comprensorio dell’Angitola continua a subire i disagi e San Nicola da Crissa rimane in stato di semi-isolamento, non potendo fruire della sua strada principale.
La vicenda
Il violento nubifragio del 5 ottobre 2018, che provocò morti e ingenti danni nell’area Angitola e nel Lametino, causò un grosso movimento franoso che recise letteralmente la ex ss 110, arteria di proprietà della Provincia di Vibo Valentia ma i cui oneri di gestione sono in capo ad Anas dal 2017. La strada in questione rappresentava la principale via di collegamento tra le Alte Serre e il bivio Angitola: agevole comprendere i disagi che ne conseguirono, anche a causa della mancanza di arterie alternative idonee a supportare l’alto volume di traffico che l’arteria in questione sosteneva quotidianamente. Le risorse per il recupero della strada furono stanziate abbastanza velocemente: circa 8 mln di euro per i lavori che, però, ad oggi non sono ancora stati avviati. Dopo anni di vana attesa, nel più totale silenzio istituzionale, nell’agosto 2023 i cittadini di San Nicola da Crissa (centro che sta subendo le più pesanti conseguenze socio-economiche derivanti dalla situazione) si sono mobilitati con una petizione, corredata da oltre 2mila sottoscrizioni, per sollecitare Anas e gli altri Enti coinvolti a provvedere all’avvio degli interventi. Ma invano. La politica, più volte chiamata in causa ad ogni livello, è completamente sorda: tutti i rappresentanti del territorio (dagli amministratori locali ai parlamentari, passando per consiglieri e assessori regionali) hanno disertato l’invito a partecipare a una manifestazione di piazza indetta qualche mese fa dai cittadini sannicolesi per chiedere risposte riguardo alla situazione. L’iniziativa è stata disertata anche da Anas, convocata per informare circa lo stato dell’arte: quest’ultima, di tanto in tanto, risponde alle continue pec di sollecitazione inviate dai sannicolesi, ma senza dare certezze (solo uno scaricabarile di responsabilità) e prospettando tempistiche sempre disattese. Da una prima interlocuzione, infatti, i tempi dettati per l’avvio dei lavori erano stati individuati nei primi mesi del 2024, salvo eventi meteo avversi. Poi il secondo trimestre dell’anno in corso. Ad oggi tuto tace.
La situazione attuale
La situazione viaria dell’entroterra vibonese è sempre più compromessa. Nelle scorse settimane è stata interdetta la circolazione lungo la sp 53 (Vazzano-Vallelonga) ai mezzi pesanti. Un duro colpo, anche perché proprio la sp 53 veniva utilizzata come alternativa alla ex ss 110. Camion, tir e simili si stanno, dunque, riversando tutti sulla sp 54 (San Nicola da Crissa-Filogaso), arteria particolarmente tortuosa e non adatta a supportare tutto il traffico del comprensorio. La riapertura della ex ss 110, pertanto, si rende indispensabile per la sicurezza della viabilità e per scongiurare la morte di un intero territorio che sembra abbandonato a sé stesso.