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Tangentopoli: Violante ha capito che Craxi aveva ragione, gli altri fingono

Quando il segretario PSI disse: “ se non troviamo una soluzione politica, prevarranno l’avventurismo e la degenerazione”. È quello che è avvenuto. Perché distingueva il piano politico da quello giuridico. Purtroppo, nessuno di noi capì. E sappiamo tutti come è andata”. È andata che distrutti i partiti e la politica si è andati di corsa nella degenerazione antidemocratica e nell’avventurismo antipolitico

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Di Sergio Pizzolante*. La verità è semplice, basta dirla. Lo diceva Bettino Craxi. Violante l’ha detta: “Craxi aveva ragione”. E lo spiega, lo motiva, Violante, aveva ragione quando ci disse che bisognava trovare una soluzione politica: «All’inizio, con Mani Pulite, la sinistra ha confuso la questione morale e la questione giuridica. Ma tra il 1992 e il 1994 si è confuso tutto da parte di tutti. Quando Craxi disse: “Guardate che se non troviamo una soluzione politica, prevarranno l’avventurismo e la degenerazione”, aveva ragione. È quello che è avvenuto. Perché distingueva il piano politico da quello giuridico. Purtroppo, nessuno di noi capì. E sappiamo tutti come è andata”. È andata che distrutti i partiti e la politica si è andati di corsa nella degenerazione antidemocratica e nell’avventurismo antipolitico. Ma lo sappiamo tutti? Lo sappiamo davvero? No. Perché? Perché siamo un Paese avventurista e degenerato. È andata così. Cosa significava? Che significa quello che aveva detto Craxi e che oggi riconosce Violante? Significa che la storia di questo Paese poteva essere diversa, enormemente diversa. Una cosa pazzesca. Ma questa notizia non interessa nessuno. Non è sui giornali, nei telegiornali, nei Talk. Dove imperversano coloro che non avevano capito. Tutti. Da Veltroni a D’Alema, da Lernher a Mieli a Mauro, da Santoro a Floris a Formigli a Cazzullo e ai cazzari. E gli “intellettuali”, tutti. Tutti coloro che non capirono e che ci hanno regalato l’avventura e la degenerazione oggi pontificano, sempre loro, contro l’avventura e la degenerazione. Creata da loro. Detto in francese: Mieli mi fa schifo. Ma cosa non capirono? Che il sistema di finanziamento dei partiti della Prima Repubblica non era corruzione? Lo sapevano. Era finanziamento irregolare della politica. E riguardava tutti. Perché tutti si finanziavano così. E tutti lo sapevano, magistrati compresi, Violante compreso, che era stato magistrato e poi politico di riferimento dei magistrati. Non era corruzione. Lo sapevano tutti. Infatti, tutti votarono l’amnistia sul finanziamento illecito nel 1983 e nel 1989. Lo spiega bene il senatore e grande giurista Giovanni Pellegrino, nel suo libro, “10 anni di solitudine”. Pellegrino era il presidente della commissione bicamerale sull’autorizzazione a procedere.  Del PDS, il partito di Violante. Pellegrino doveva decidere sull’autorizzazione a procedere sulle inchieste di Mani Pulite. Arrivano le richieste per decine, centinaia, di parlamentari e si accorse che i magistrati di Mani Pulite, protetti dal partito di Violante e da Violante medesimo, richiedevano aperture di inchieste e autorizzazioni all’arresto per corruzione e non per finanziamento illecito. Tutte richieste avallate da un solo GIP, sempre quello, Ghitti, che autorizzava tutto.

La differenza era enorme dice Pellegrino, dare in pasto agli italiani “una banda di corrotti”, che riguardava alcuni e non tutti era cosa enormemente diversa che parlare di finanziamento irregolare di tutti. Lo disse ai suoi, D’Alema e Violante in primis. Lo condannarono alla solitudine. E che giornale potevano fare, se non avessero sposato quella linea, Mieli, Veltroni, Mauro, Scalfari, che la sera alle 8 si sentivano per decidere come sbattere in prima pagina quei “corrotti e mafiosi” di Craxi e Andreotti?  Che racconto potevano fare Occhetto, D’Alema e Veltroni se avessero detto la verità. Se non avessero ricorso alla menzogna e alla forza della magistratura,  con stile stalinista? Quindi, caro Violante, lo sapevano, questo lo capivano, lo sapevi, lo sai, lo capivi, lo capisci. Si sono volute usare le Procure per abbattere il nemico. Questo lo sapevi e lo sai. Non è stato solo un errore di valutazione. No.  E poi hanno, avete, continuato con i nuovi nemici. Lo sai. Cosa non sapevate? Cosa non avevano capito, non capiscono e che invece tu, caro Violante hai capito, da un po’ d’anni? Che  il disastro della giustizia, della politica, della democrazia italiana dipende da quella cosa lì. L’avventurismo e la degenerazione. Da lì. E da qui ancora, quando il tuo partito, caro Violante, come tu hai detto, si sdraia sulle procure ancora adesso.  E i giornalisti e i conduttori televisivi e gli “intellettuali”. De sinistra. Ancora adesso. Bisognava trovare una soluzione politica, diceva Craxi, continuano, i tuoi, caro Violante, ad inseguire soluzioni giudiziarie.  Si sdraiano ancora sulle Procure e sul partito delle Procure, quello di Conte.  Sdraiati, spiaccicati.  La degenerazione è questa.  Se distruggi i partiti non c’è politica ne democrazia. Degenerazione e avventura.  Ieri e oggi. E’ così. Comunque io non ho la puzza sotto il naso.  Non voglio dirti del ritardo, voglio riconoscerti l’arrivo. Benvenuto.  Io ti ringrazio. Perché la verità è semplice. Basta dirla.  Non è tutto. È tanto. Però.

Ex parlamentare

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