Il caso dell’aggressione al vice ispettore Giuseppe Sortino, avvenuta il 7 ottobre 2024 a Crotone, giunge a una fase cruciale nel corso dell’udienza preliminare svoltasi il 6 maggio 2025. Quattro uomini, identificati come Domenico Chimirri, Antonio Chimirri e Mario Chimirri (con un duplicato di un nome probabilmente da verificare nella documentazione ufficiale), sono imputati per una serie di reati gravissimi tra cui tentato omicidio, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, violenza e porto abusivo di armi.
Gli imputati erano stati arrestati lo scorso 6 dicembre 2024, in seguito alla morte di Francesco Chimirri, avvenuta il 7 ottobre 2024, a seguito di un proiettile sparato dalla pistola del vice ispettore Sortino durante gli eventi contestati dal processo. Il contesto di questa tragica vicenda ha determinato un acceso dibattito legale e una forte attenzione mediatica nella città di Crotone.
Durante l’udienza preliminare, i difensori degli imputati hanno presentato una proposta di patteggiamento, chiedendo pene comprese tra un anno e quattro mesi e quattro anni di reclusione, cercando così una composizione deflattiva della controversia giudiziaria. Nel contempo, è emersa opposizione alla costituzione di parte civile da parte del Comune di Crotone e del Ministero degli Interni, i quali avevano mostrato interesse a costituirsi nel procedimento per tutelare i propri diritti e interessi istituzionali.
L’udienza è stata rinviata al 13 maggio 2025 per consentire al giudice di valutare la richiesta di patteggiamento e le opposizioni sollevate nell’ambito del processo. Gli sviluppi di questo caso saranno quindi seguiti con attenzione, visto il coinvolgimento di rappresentanti delle forze dell’ordine e le implicazioni legali in gioco.
Il procedimento giudiziario rappresenta un momento delicato per la città di Crotone, alle prese con una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica per la gravità dei fatti e le conseguenze sulla sicurezza pubblica.