Un momento di giubilo, condivisione, tradizione per tutti i maidesi e non solo, poiché all’evento partecipano tanti fedeli provenienti dai paesi limitrofi e dall’hinterland lametino, ma anche da molte zone della Calabria.
Le origini
La manifestazione, sembra abbia avuto origine da un miracolo avvenuto in occasione della visita al convento da parte di S. Francesco di Paola. In quell’occasione, si tramanda come il Santo guarì una donna da un brutto male alla gola che l’affliggeva da tempo, uno tra i tanti miracoli del Taumaturgo Paolano.
I frati francescani che da secoli si spendono per i più bisognosi, vollero ricordare il miracolo nel giorno della ricorrenza della festività del Santo (che si celebra il 2 aprile) al fine di mettere in evidenza i valori su cui verte la carità cristiana.
I festeggiamenti
Quest’ anno si inizia la mattina del 1 aprile alle ore 7 con i preparativi per la festa in località Convento. Alle 21 è in programma la processione che trasporterà la statua di San Francesco di Paola da Santa Maria Cattolica alla chiesetta di Gesù e Maria, accanto il Convento .
Allo scoccare della mezzanotte
Al suono delle campane, i cucinieri accendono le “coddare” (le caldaie con i ceci) da distribuire con la pasta il giorno successivo; i grandi pentoloni di rame contengono circa 240 kg di ceci.
Poi, nel corso della notte e della mattina, vengono aggiunti altri ingredienti: 200 kg di pomodori, finocchietto selvatico, origano e infine 600 kg di pasta. Il tutto viene mescolato con lunghi bastoni di legno e cotto a fuoco lento per circa 12 ore.
La mattina del 2 aprile, alle 11 verrà celebrata la messa solenne in onore di San Francesco di Paola e alle 12 verrà benedetta e spartita la pasta e ceci.
Prima di ricevere la pietanza i partecipanti si assembrano davanti al convento muniti di scodelle e pentole, e suonandole attendono una porzione di pasta e ceci sotto i portici.
Il gustoso piatto assieme al pane, verrà offerto gratuitamente a tutta la popolazione maidese e ai i fedeli che partecipano alla manifestazione venuti da ogni parte della Calabria.
Alle 16:30 è previsto il rientro della statua di San Francesco di Paola dal Convento alla Chiesa di S. Maria.
Una tradizione popolare ancora oggi molto sentita e partecipata
La ciciarata (o cicerata) è una delle tradizioni popolari più antiche del nostro territorio, una delle più sentite e partecipate. L’offerta votiva della pasta e ceci intende rievocare la pratica dei frati francescani che offrivano il cibo ai poveri che bussavano al convento per chiedere la carità. Dopo secoli la tradizione continua e il pasto ancora oggi viene distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti al rito. Un piatto caldo simbolo di condivisione e spirito comunitario.
La consumazione del pasto benedetto di solito avviene negli spazi intorno al vecchio convento tra banchi e tavole di legno, in mezzo agli ulivi secolari. Tra residenti e turisti non mancano gli emigrati maidesi provenienti da tutto il mondo. Sono davvero in tanti quelli che ritornano al paese natìo per rivivere un momento di incontro all’insegna della solidarietà e della condivisione, che ancora oggi anima la comunità maidese.