BOLOGNA – Un grave incidente ha scosso l’Appennino bolognese questo pomeriggio, quando un’esplosione ha colpito la diga del bacino di Suviana intorno alle 15:00. La deflagrazione ha causato ustioni gravi a quattro persone e lasciato sei individui dispersi, con il timore che il bilancio possa aggravarsi nelle prossime ore.
Tre elicotteri di soccorso sono stati immediatamente dispiegati per assistere le vittime, mentre sul posto si sono precipitati carabinieri e circa settanta vigili del fuoco per gestire l’emergenza e avviare le ricerche dei dispersi.
Secondo le prime informazioni, l’esplosione sarebbe avvenuta in un generatore collegato a una turbina della centrale idroelettrica di Bargi, gestita dall’Enel e situata sulla sponda del lago di Suviana. Questa centrale è nota per essere la più potente dell’Emilia Romagna, e l’incidente solleva preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza delle infrastrutture energetiche nella regione.
Le autorità stanno attualmente indagando sulle cause dell’incidente, mentre le squadre di soccorso continuano a lavorare senza sosta per portare in salvo le persone ancora intrappolate all’interno dell’impianto.
La comunità locale e le famiglie delle vittime attendono con ansia ulteriori aggiornamenti, sperando che i dispersi possano essere ritrovati sani e salvi.
“Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità”. Lo ha detto all’ANSA Marco Masinara, sindaco di Camugnano, a proposito dell’esplosione. Secondo le prime, ancora parziali, informazioni, “stavano facendo dei lavori alle turbine, dentro c’è il personale. Mi hanno riferito che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà”. Il sindaco sta andando sul posto, dove c’è anche la polizia municipale, insieme a mezzi di soccorso e varie ambulanze.