Si è svolto nel pomeriggio di oggi, venerdì 9 maggio, nel Duomo di San Leoluca a Vibo Valentia, il funerale di Nicola Barbieri e Ornella Pelle, i due farmacisti tragicamente deceduti nell’incidente avvenuto il 7 maggio sulla Strada dei Due Mari (SS280), nei pressi di Marcellinara.
La chiesa era gremita. Un fiume silenzioso di persone ha attraversato le navate per rendere omaggio alla coppia: colleghi, amici, semplici cittadini e rappresentanti delle comunità di Vibo Valentia, Catanzaro, Sellia e Cittanova. Tutti uniti dallo stesso dolore, dallo stesso sconcerto per una tragedia che ha spezzato all’improvviso due vite conosciute e stimate da intere comunità.
Un silenzio composto, carico di emozione, ha accompagnato l’ingresso delle due bare, su cui erano poggiate le foto dei coniugi, insieme a fiori e segni d’affetto. Nessuna parola superflua, solo sguardi bassi e occhi lucidi. L’omelia, pronunciata con voce commossa dal sacerdote, ha toccato profondamente i presenti. “Un destino amaro ha spezzato due vite unite nella professione e nell’amore – ha detto – ma la loro dedizione, il loro esempio di servizio e umanità resteranno scolpiti nel cuore di chi li ha conosciuti”. E poi, un pensiero che ha fatto vibrare la navata nel silenzio più assoluto: “Li ha uniti la vita, li ha uniti la morte. Un legame forte, che non si è spezzato neppure nell’ultimo istante”.
La celebrazione si è trasformata in un momento collettivo di riflessione: sulla fragilità dell’esistenza, sull’imprevedibilità della sorte, sulla necessità di fermarsi a riconoscere il valore delle persone che, ogni giorno, svolgono il proprio lavoro con discrezione e responsabilità. Una lezione amara, ma profonda, lasciata da chi, senza clamore, ha costruito una vita fatta di servizio e presenza.
Al termine del rito, le salme sono state trasferite a Cittanova, paese d’origine di Ornella Pelle, dove sono state tumulate nel cimitero comunale accanto ai suoi familiari. Intorno, il dolore muto di una comunità che, ancora incredula, saluta due figure amate e rispettate, travolte da una tragedia che ha scosso la coscienza di tutti.