“Il Conclave non sarà lungo”: a rassicurare sul tempo necessario per eleggere il successore di Papa Francesco è il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, figura di spicco dell’episcopato tedesco ed ex presidente della Conferenza episcopale del suo Paese. Parlando con la stampa a Roma dopo le esequie del pontefice, Marx ha tracciato l’identikit del futuro Papa, che a suo avviso dovrà mettere al centro “la credibilità del Vangelo” e avere una “visione universale”.
Nel frattempo, proseguono i preparativi in vista del Conclave: lunedì 28 aprile riprenderanno le Congregazioni generali, dove i cardinali elettori – al momento 134, dopo la rinuncia del cardinale Canizares per motivi di salute – affrontano questioni organizzative e condividono riflessioni sul futuro della Chiesa. Fino a oggi si sono tenute quattro sessioni, con la partecipazione di 149 cardinali tra elettori e ultraottantenni.
Uno dei punti più delicati da affrontare è la situazione del cardinale Angelo Becciu, privato da Papa Francesco nel 2020 dei diritti connessi al cardinalato. La sua partecipazione al Conclave è in discussione: per dirimere la questione si è proposta la creazione di una commissione interna.
Le Congregazioni servono anche per favorire la conoscenza reciproca tra i cardinali, molti dei quali provengono da realtà lontane e poco conosciute. È qui che possono emergere figure in grado di raccogliere consensi e dare forma a possibili convergenze.
Nel pomeriggio, fino a domenica 4 maggio, proseguiranno le messe dei “novendiali” in Vaticano, mentre l’ingresso nella Cappella Sistina per l’elezione vera e propria del nuovo Papa è atteso tra lunedì 5 e martedì 6 maggio.
Resta da vedere se davvero, come sostiene Marx, basteranno pochi giorni per dare alla Chiesa il suo nuovo pastore.