Torna potabile l’acqua in alcune zone di Vibo e nelle frazioni Marina e Piscopio. Le analisi condotte da Arpacal hanno avuto l’esito sperato: il rientro dei valori nei limiti consentiti. Tirano un sospiro di sollievo i vibonesi, da giorni alle prese con una situazione critica, che stava esasperando cittadini ed esercenti commerciali, mandando in tilt la città.
Una gravissima emergenza, quella vissuta dai vibonesi, che non si è riusciti nemmeno a tamponare: il rimedio provvisorio, costituito dalle autobotti della Protezione civile, non è stato attuato appieno per motivi tecnici. I mezzi della Protezione civile, infatti, non erano sufficienti a operare su tutti i fronti emergenziali presenti in Calabria.
E mentre si va verso la risoluzione del nodo “potabilità”, si è ben lontani dal lasciarsi alle spalle il problema della carenza idrica. In molte zone di Vibo e delle frazioni, infatti, i disagi maggiori sono dovuti alla mancanza d’acqua, che persiste da mesi. Piscopio è in ginocchio, così come alcune vie di Triparni e diversi quartieri del centro. Soluzioni non se ne trovano. Una rete idrica vetusta che andrebbe rifatta completamente, allacci abusivi e altre questioni, la situazione è allarmante.
Il problema è decennale e stenta ad attenuarsi. Al contrario, si accentua. Le perdite idriche dalla rete comunale ridotta a colabrodo sono aumentate, attestandosi ora al 60% (contro il 30% del 2015). La crisi idrica ormai continua è stata al centro dell’ultima, recentissima, campagna elettorale (così come delle precedenti): quali tra gli interventi proposti dalle varie parti politiche troveranno realizzazione?