Alla presenza del figlio Roberto, è stato inaugurato sul lungomare il monumento dedicato a Natale De Grazia, il capitano di Fregata morto in circostanze sospette il 13 dicembre 1995. L’ancora a simboleggiare la memoria eterna di un comandante che seguendo le tracce del male si è immolato per l’amore di questa terra . Una tipica «morte improvvisa dell’adulto» venne scritto sull’autopsia dopo che De Grazia si sentì male in autostrada mentre viaggiava verso Roma. Forse avvelenamento o, addirittura, sequestro e tortura le due ipotesi spuntate più avanti: alla base le sue indagini sul traffico di rifiuti tossici nel Mediterraneo e le cosiddette “navi a perdere”. La storia di Natale De Grazia è stata ripercorsa, durante la serata, dallo spettacolo a lui dedicato “Non sopporto le cose storte” di Andrea Carnì e Luca Macagnino. All’inaugurazione del belvedere “De Grazia” e della stele, moderata da Ilenia Iannello e fortemente voluta dal consigliere comunale con delega al Porto Silvio Pisani, hanno partecipato il sindaco della città Enzo Romeo, il prefetto di Vibo Giovanni Paolo Grieco e tutti i rappresentati delle forze dell’ordine. Una targa è stata consegnata a Roberto, il figlio del capitano di Fregata, mentre la moglie Anna Vespia, pur non presente per motivi di salute, ha voluto ringraziare la città di Vibo Valentia che «guarda con attenzione quegli uomini che si prodigano per il bene comune,manifestando grande interesse per l’ambiente, la natura e per il mare». Natura e mare verso cui il capitano «ha sempre avuto grande amore e senza alcun timore li ha difesi strenuamente così come tutti noi dovremmo fare»