L’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia ha istituito una commissione ispettiva per far luce sulla morte di Martina Piserà, la giovane donna incinta deceduta lo scorso 4 maggio all’ospedale Jazzolino insieme al figlio che portava in grembo, Marino. Una tragedia che ha profondamente colpito l’intera comunità vibonese e che ha riacceso l’attenzione sulle gravi criticità del sistema sanitario calabrese.
Martina, secondo quanto riportato dai familiari, si era recata al pronto soccorso otto volte in venti giorni, lamentando dolori al petto, difficoltà respiratorie e sintomi persistenti, ma sarebbe stata rimandata a casa con semplici rassicurazioni.
La commissione, formata da esperti interni ed esterni, sarà presieduta dal prof. Giulio Di Mizio, medico legale dell’Università Magna Grecia, e avrà il compito di acquisire la documentazione clinica, ascoltare testimonianze e verificare eventuali errori o omissioni.
L’indagine dovrà essere completata entro il 30 maggio 2025. Parallelamente, anche la Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia sul corpo della donna.
La famiglia di Martina chiede giustizia, mentre cresce l’indignazione pubblica per un sistema sanitario che, ancora una volta, sembra aver fallito nel garantire assistenza e tempestività.