«Non ci sono parole nel vedere che l’Istituto di criminologia di Vibo non è che un luogo politicizzato in cui il comune denominatore non solo è la discriminazione ma anche il privilegiare addirittura esponenti politici che al suo interno svolgono un ruolo».
A parlare è Francesco Muzzopappa, candidato a sindaco di Vibo Valentia, per il quale, «la discriminazione a cui faccio riferimento è stata artatamente e scientemente messa in atto contro uno schieramento politico, quello che ho l’onore di guidare, in lizza per le elezioni comunali della città di Vibo, che a differenza degli altri, ha le maggiori possibilità di vittoria, tra l’altro già al primo turno. Contrariamente ai candidati sindaci ed esponenti di centrodestra e centrosinistra presenti nel cartellone, né il sottoscritto, in qualità di candidato primo cittadino di Vibo, né alcuno dei rappresentanti della coalizione di centro, figura tra i relatori e questo, già di per sé, rappresenta un fatto gravissimo che lede quella legge sulla par condicio che l’Istituto dimostra di non conoscere o, peggio, di violare volutamente».
Ciò a cui Muzzopappa fa riferimento è il convegno in programma giovedì 18 e che ve tra i relatori anche il candidato a sindaco di centrosinistra e quello di centrodestra.
Per Muzzopappa è curioso che proprio «tra le figure chiamate a intervenire ve ne sono due che prestano servizio all’interno di questa realtà universitaria, il primo come docente, il secondo come addetto alla comunicazione, i quali altri non sono che un consigliere comunale di minoranza del Comune di Vibo, e il coordinatore provinciale di un partito che a Vibo Valentia, per come mi dicono, non è neanche in grado di chiudere la lista elettorale».
«Ricordo a me stesso, che appena pochi giorni addietro avevo denunciato una serie di manovre poco limpide che tendevano a danneggiare il polo di centro e che, a ben vedere, continuano ad essere messe in atto da quelle manine nascoste dietro le quinte che pensano di indebolirci ma che invece non solo dimostrano tutta la loro goffaggine ma finiranno col sortire l’effetto esattamente contrario perché i vibonesi hanno capito da tempo, e adesso ancor di più chi pesca nel torbido e chi invece, noi, mette sul tavolo principi ispirati alla trasparenza e alla legalità. Principi che porteranno il polo centrista alla vittoria e loro alla rovinosa sconfitta».