L’intuizione è straordinaria e porta la firma dell’associazione “Valentia”, presieduta da Antony Lo Bianco. Per la nuova edizione di “Valentia in festa” la scelta degli invitati ricade anche su Roberto Vannacci con il suo libro “Il mondo al contrario”. Si tratta di un festival letterario che in questi anni si è guadagnato il consenso di pubblico e di critica. Un consenso per la qualità e lo spessore degli ospiti, certo, ma anche per la capacità organizzativa dell’associazione stessa. Nulla è lasciato al caso o in disordine. Ogni cosa va a comporre il mosaico di un festival conosciuto e apprezzato non solo a Vibo Valentia, non solo in Calabria, ma anche in Italia e all’estero. Fin qui tutto bene, si direbbe. Proprio per niente. La scelta di invitare Vannacci alimenta le polemiche in una piccola cittadina quasi fosse vocata, per diritto di nascita, al provincialismo.
Fortuna che a rompere questo incantesimo ogni tanto compare sulla scena qualche iniziativa di spessore, capace di mettere in minoranza quel provincialismo settario che impedisce alla città di decollare. La scelta di invitare il generale, si è detto, alimenta le polemiche e sull’associazione piovono critiche ingenerose. Ora è chiaro che tutto ciò che dice e scrive Roberto Vannacci non può essere condiviso. Delle volte il personaggio risulta anche odioso ad alcuni. Non si può non riconoscere il fatto, però, che le cose che dice e scrive sono il frutto di un’intelligenza acuta, capace di elaborare un pensiero che, condiviso o meno che sia, merita rispetto.
Il primo aspetto di tutta questa vicenda è che Roberto Vannacci è riuscito a far parlare di se stesso prima ancora di approdare a Vibo Valentia. E questo è già un successo. Del resto le critiche indirizzate all’associazione non sono nuove. Già in precedenti edizioni è contestata la scelta di invitare alcuni autori. Oggi il copione si ripete. Critiche, certo legittime se espresse nel rispetto che si deve sempre all’ospite e agli organizzatori. E’ chiaro che Vannacci è un personaggio controcorrente, amato e odiato in uguale misura. Odiato e amato ma è pur sempre un personaggio di spessore che può aggiungere qualcosa al confronto. Confronto che per essere tale deve registrare la partecipazione anche di chi la pensa diversamente, altrimenti non è più confronto. E’ altro. Roberto Vannacci è un personaggio controcorrente, che vale la pensa ascoltare, non fosse altro per affermare, con altrettanta intelligenza, che ci sono persone che la pensano diversamente da lui. Per dirla con Camilleri ci sono persone che non condividono niente di ciò che Vannacci dice ma questo non significa che il pensiero del generale sia sbagliato. Significa che c’è gente che non lo condivide.
Polemiche a parte, per dovere di cronaca, l’appuntamento, moderato dal giornalista Tonino Fortuna, è in programma il 16 aprile, al Valentianum di Vibo Valentia con inizio alle 19.45