martedì, 8 Ottobre 2024

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Vibo Valentia: Prevenzione contro il randagismo

Il consigliere comunale Paola Cataudella (Forza Italia) denuncia la scarsa collaborazione con alcuni Comuni del Vibonese. Poi annuncia con soddisfazione i risultati raggiunti in questi anni, come la microchippatura gratuita, la convenzione con una clinica, l’ambulanza veterinaria e l’utilizzo di 200mila euro per l’ampliamento del canile comunale.

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«Prevenzione», l’azione «più efficiente» contro il randagismo. Fenomeno sempre più diffuso nel Vibonese e contro cui i Comuni sono chiamati ad intervenire. Intervenire con la prevenzione, prima di tutto. Di questo è convinta Paola Cataudella, consigliere comunale di Vibo Valentia, eletta con Forza Italia, che detiene la delega in questo settore. In cinque anni di attività si distingue per l’impegno profuso, non senza difficoltà. Un impegno che produce risultati. «Posso dire con soddisfazione – afferma – di aver contribuito ai tanti progressi che sono stati fatti in questo settore, sia a livello comunale ma anche provinciale».

Un territorio, «il nostro, in cui diventa difficile anche solo far rispettare le leggi, figuriamoci cercare di sensibilizzare i cittadini al rispetto verso gli animali. Impresa ancor più ardua e in alcuni casi impossibile, si è rivelata, quella di far comprendere che il randagismo è una competenza delle istituzioni e non dei volontari o delle associazioni su cui spesso si scarica una responsabilità inesistente».

I risultati

L’impegno dell’esponente di Forza Italia, forte della competenza in questo settore, inizia «con il primo incontro organizzato dopo due mesi dell’insediamento, tra Comune, Asp e associazioni animaliste, in cui si è deciso di riaprire il canile comunale, all’epoca chiuso per ragioni strutturali, grazie ai piccoli lavori di manutenzione. Da lì a breve viene emanata un’ordinanza del sindaco che, in applicazione della normativa vigente, disciplina le sterilizzazioni dei randagi presenti sul territorio. Le procedure hanno inizio con non poche difficoltà, sia per l’accalappiamento dei cani più diffidenti, problematica ancora esistente per l’Asp che è l’ente deputato alla cattura, ma soprattutto ciò che continuava ad ostacolare il mio operato era la mancanza dei fondi necessari a far fronte alla manutenzione di una struttura, il canile comunale, avente più  di 30 anni».

Parte da qui l’idea di «risparmiare circa 20mila euro impegnati nel mantenimento di una quindicina di cani trasferiti qualche anno prima in un’altra regione a causa dell’esubero degli ospiti del rifugio cittadino. L’obiettivo è quello di investire le somme in quella manutenzione ormai necessaria al buon funzionamento del canile». L’impegno di Paola Cataudella è proseguito con «attività di prevenzione, campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono, incentivazione delle adozioni, giornate destinate alla microchippatura gratuita e una campagna di sterilizzazione per cani di proprietari con difficoltà economiche».

Alcune di queste azioni, purtroppo, sono sospese durante il periodo Covid. Nonostante le difficoltà e lo scontro con i commissari Asp e con alcuni enti locali del territorio, il consigliere comunale riesce comunque a portare «buoni risultati e a vedere realizzate molte mie richieste, come la convenzione con una clinica veterinaria per gli animali feriti; l’ambulanza veterinaria, concessa ad un’associazione animalista e sistemi di cattura innovativi quali l’uso dei fucili narcotici».

Il rapporto con gli enti

Non è mancato lo scontro con alcuni cittadini, disinformati sulla corretta gestione degli animali, senza dimenticare il fenomeno dell’abbandono o di animali tenuti liberi di girare nelle strade cittadine, «cucciolate provenienti da improvvisati allevamenti casalinghi, cani rurali lasciati liberi di riprodursi, e via di seguito. A tanto si aggiungono i cani provenienti dai comuni limitrofi che nulla fanno per arginare la problematica, a volte con l’erronea convinzione di non averne competenza e spesso, purtroppo, con la volontà di trascurare questo tema. Per questo motivo, in accordo con il sindaco, si è deciso di mettere a disposizione dell’Asp una struttura in disuso da utilizzare come canile sanitario provinciale». Un progetto di intervento, questo, «da sottoporre all’approvazione della Conferenza dei sindaci, nella speranza di poter finalmente accedere ai finanziamenti regionali destinati a tale scopo». Finanziamenti in passato non percepiti per responsabilità di alcuni comuni.

In conclusione, Paola Cataudella, parla di un’altra «grande conquista di cui mi sento soddisfatta», ovvero «la realizzazione della prima area cani della città, attualmente in cantiere presso il parco delle Rimembranze, ma soprattutto la mia vittoria più grande sono stati i lavori di ristrutturazione e ampliamento del canile comunale, per cui sono stati spesi circa 200mila euro».

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