La WWE tornerà in Italia, a distanza di quasi 6 anni, mercoledì 1 maggio alla Unipol Arena di Bologna, nei giorni che precedono WWE Backlash France alla Ldlc Arena di Lyon-Decines (Francia), previsto per sabato 4 maggio 2024. I biglietti sono andati sorprendentemente sold-out nel giro di pochi giorni e questo denota come il wrestling stia ritornando ad essere caldo in Italia dopo tanti anni. Ovviamente I giorni del boom 2004-2005 (quando veniva trasmesso su Italia 1) sono ben lontani, ma sicuramente la messa in onda su un canale in chiaro come DMAX, unito ad uno zoccolo duro di fan rimasti fedeli alla disciplina sta dando i suoi frutti.
Il calo di popolarità

La popolarità del wrestling è andata scemando nel corso degli ultimi anni, non solo in Italia ma anche in America, allontanandosi sempre di più dai picchi di popolarità massima dell’Attitude Era (1997-2002) e Ruthless-Aggression Era (2002-2008), complici un sacco di fattori: dalla tragedia Benoit (che di fatto pose fine alla messa in onda del prodotto su Italia 1), all’inizio della PG Era che edulcorò eccessivamente il prodotto (soprattutto tra gli anni 2008-2012) rendendolo più bambinesco e meno edgy. Nel corso degli ultimi 10 anni però, sebbene con un sacco di problemi, ci sono stati dei miglioramenti positivi che hanno reso il wrestling WWE rivolto non solo ai bambini, ma anche gli adulti, con elementi rivolti anche ai fan più duri e puri, che preferiscono una connotazione più atletica e dei personaggi più stratificati.
La rivoluzione femminile

La rivoluzione femminile è stata una parte importante di questo, vedendo finalmente le donne trattate non più come oggetti sessuali come avveniva con le Divas, ma come vere e proprie atlete capaci di fare match fantastici di 30 minuti che spesso oscurano anche gli uomini. I volti di questo cambiamento sono state senza dubbio le 4 Horsewomen: Bayley, Sasha Banks, Becky Lynch e Charlotte Flair. Queste 4 donne hanno aiutato a cambiare la percezione del wrestling femminile negli occhi dei fan, essendo le prime donne ad essere nei main event dei PPV, e regolarmente negli eventi principali degli show televisivi, competendo in match con stipulazioni inedite per le donne, come l’Iron Man Match o l’Hell in a Cell. Portando in scena personaggi variegati che non facevano solo leva sul sex appeal, alzando gli ascolti, e vendendo merchandising allo stesso livello delle grandi star maschili. La loro ascesa ha spianato la strada ad altre donne che sono diventate grandi star negli ultimi 2\3 anni come Bianca Belair e Rhea Ripley.
I cambiamenti del prodotto

Abbiamo visto un sacco di grandi atleti provenienti dalla scena indipendente diventare enormi act, come Seth Rollins, Daniel Bryan, AJ Styles, Kevin Owens, Sami Zayn. Pro wrestlers capaci di mettere su performance a 5 stelle, lontani dal classico stereotipo del bodybuilder da 3 mosse. Abbiamo visto la nascita di NXT, nato come semplice brand di sviluppo, che ha saputo trasformarsi nel tempo in un vero e proprio terzo show con alta qualità di wrestling, la nascita del Performance Center per creare le stelle future della compagnia, e il lancio del WWE Network, che funge non solo da archivio per tutti gli shows passati ma che consente di vedere anche i PPV. Anche la nascita della compagnia concorrente AEW nel 2019 ha riscaldato l’interesse nella disciplina, portando competizione e di conseguenza più brio alla scena. Ora i fan hanno a disposizione non solo una quantità smisurata di ore di wresting giornaliere, ma anche differenti stili per soddisfare tutti i gusti.
Il cambiamento migliore però è avvenuto da quando Triple H ha preso le redini del controllo creativo, a seguito dello scandalo sessuale che ha coinvolto Vince McMahon, e TKO ha comprato la compagnia. La creatività è diventata più fresca, con storyline a lungo termine, quasi tutti i talenti vengono valorizzati rispetto alla gestione precedente, e la WWE sembra avere un look più mainstream, con i PPV secondari che vengono svolti in location internazionali.
Per concludere, La WWE e il wrestling in generale non è mai stato così caldo negli ultimi 16\17 anni come adesso. sembra di rivivere un piccolo boom, che sicuramente non sarà un fenomeno nazionale come 20 anni fa, ma di certo sta creando una nuova leva di appassionati e ridando vitalità alla disciplina.